L'OSTEOPATIA nel tempo sta convincendo sempre più persone della sua efficacia, ma diversamente dalla fisioterapia ai più risulta come minimo anomala. E' difficile credere possibile che un problema cervicale possa essere risolto ad esempio manipolando e riarmonizzando un ginocchio in passato oggetto di una distorsione, o dissipando tensioni di una vecchia cicatrice inguinale di un'appendicectomia eseguita in adolescenza.

Un trattamento di FISIOTERAPIA è intuitivo, lineare e comprensibile: per una distorsione di caviglia il trattamento avrà come protagonista la caviglia con applicazioni di terapie fisiche a facilitare la riparazione del danno tessutale ( laser, tecar, magnetoterapia, ... ) e rieducative a recuperare la funzione ( mobilizzazioni iniziali a cui seguono esercizi di rinforzo muscolare e di allenamento propriocettivo).

Il trattamento osteopatico della stessa condizione invece risulterà più lontano dalla comprensione che la nostra cultura ci permette di sviluppare, perché parte da concetti molto più approfonditi e di conseguenza elaborati e sconosciuti. L'osteopatia è trattamento manuale di tipo puramente meccanico ma la sua applicazione si costruisce sulla conoscenza della anatomia e della fisiologia umana che in associazione ad un addestramento manuale maniacale permette di percepire una chinesiologia umana fatta di tanti piccoli movimenti ( il movimento fasciale e il ritmo cranio-sacrale come esempi estremi ) la cui percezione e "normalizzazione" risultano  molto più efficaci di qualunque manualità macroscopica.

Un ruolo importante è rivestito dalla pratica clinica anche se non basterà avere un bagaglio esperienzale di migliaia di pazienti. Sarà sempre necessario infatti rimanere concentrati nell'ascolto per poter cogliere dei movimenti fisiologici che inizialmente sembrerà assurdo solamente immaginare ma che poi, con l'esperienza, appariranno evidenti come grattaceli nel deserto; è come imparare una lingua nuova la cui comprensione inizialmente è impensabile, ma che con il tempo gradualmente arriverà. Una sorgente inesauribile di emozioni e sfumature!

Ogni individuo ha la sua storia da raccontare, ma tutti gli esseri umani non c'è dubbio che utilizzano lo stesso linguaggio per farlo, universale, perché codificato dalla natura.

In conclusione, però, ogni volta che un terapista esegue un trattamento potrà dire di procedere da OSTEOPATA o da FISIOTERAPISTA solamente se esegue delle tecniche.

Il terapista, agendo al fine di produrre benessere non esegue delle tecniche ma degli atti terapeutici impossibili da inquadrare semplicemente perché frutto di capacità di ascolto, di elaborazione e di esecuzione assolutamente uniche e personali.

La sfida provocatoria Osteopatia vs Fisioterapia, non vede un vincitore, ma un dualismo utile alla costituzione nella mente del terapista di una concettualità riabilitativa la più ampia possibile alla quale non porre mai limiti.